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Le origini del Cannolo Siciliano

La Sicilia è una delle regioni più incantevoli del nostro Paese perché è bagnata da un mare che toglie il fiato, è ricca di bellezza naturali e produce alcuni dei cibi più saporiti della nostra cucina. In particolare questa magica regione è un’oasi felice per chi ama i dolci, perché è proprio da qui che arrivano le specialità più golose della nostra terra, prima fra tutte il cannolo siciliano.

La sua storia è molto antica e affonda le radici in diverse leggende, tra le quali, la più accreditata è quella che ci porta nella misteriosa Sicilia del mondo arabo.

Alle origini del cannolo siciliano

Il cannolo siciliano vanta origini antichissime e controverse che ne testimoniano una tradizione secolare, risalente addirittura ai tempi dell’Impero Romano. Difatti, Marco Tullio Cicerone, prima di diventare console a Roma, ricoprì la carica di questore in Sicilia e qui conobbe e apprezzò un dolce molto simile al nostro amato cannolo, che egli descrisse con la frase “Tubus farinarius, dulcissimo, edulio ex lacte factus“, letteralmente “Cannolo farinaceo fatto di latte per un dolcissimo cibo”.

Secondo un’altra leggenda, invece, la nascita del cannolo si collocherebbe in tempi più tardi, precisamente nel periodo della dominazione araba in Sicilia, quando nella città di Caltanissetta (all’epoca Kalt El Nissa), furono costruiti numerosi harem destinati agli emiri saraceni. Si narra, infatti, che le concubine del posto si cimentarono in diversi esperimenti culinari e che, tra una prova e l’altra, inventarono proprio il mitico cannolo siciliano, ispirandosi ad un antico dolce arabo, dalla forma simile a quella di una banana, che veniva farcito con ricotta, miele e mandorle.

Un’altra storia, sempre ambientata a Caltanissetta, racconta infine che il cannolo sarebbe nato in un convento per opera di alcune monache, le quali, in occasione del carnevale, prepararono per la prima volta un dolce  ripieno di ricotta e zucchero, che resero ancora più gustoso con l’aggiunta di gocce di cioccolato e mandorle.

Come si è detto all’inizio, tra tutte le leggende esposte, la più accreditata è quella ambientata nella Sicilia araba, perché, se è vero che la ricotta di pecora già si produceva nella regione, è anche vero che sono stati gli Arabi a lavorarla per primi con canditi, pezzetti di cioccolato e liquori.

Curiosità sul cannolo siciliano

Il cannolo siciliano è nato come dolce di Carnevale e solo più tardi è divenuto una specialità da gustare in ogni momento dell’anno. Il suo legame con questa festa si spiega in relazione al particolare utensile a forma di canna che viene utilizzato per creare l’involucro, il quale suggerisce alla mente l’immagine di un rubinetto; nonostante la somiglianza, però, mentre dal rubinetto scorre semplicemente l’acqua, dal cannolo fuoriesce una deliziosa e magica crema, e in questo risiederebbe lo scherzo di Carnevale per il quale il dolce è divenuto così adatto a questo particolare periodo dell’anno.

Il suo legame con il Carnevale, inoltre, è confermato da un poeta dell’Ottocento che nei suoi versi lo descrive in questo modo:

 

“Beddi cannola di Carnalivari
Megghiu vuccuni a lu munnu ‘un ci nn’è:
Su biniditti spisi li dinari;
Ognu cannolu è scettru d’ogni Re.
Arrivinu li donni a disistari;
Lu cannolu è la virga di Mosè:
Cui nun ni mangia si fazza ammazzari,
Cu li disprezza è un gran curnutu affè!”

 

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